L’evoluzione della dimora

Spinto dalla necessità di proteggersi dagli agenti atmosferici, l’uomo preistorico definisce il senso primordiale di “Architettura” e lo manifesta attraverso la personalizzazione della sua dimora: la caverna. Questo banale esempio di prima Architettura rappresenta la risposta ai problemi che, ancora oggi, l’uomo si pone nel momento in cui sceglie la propria casa. Diverse esigenze entrano in gioco nella prospettiva di abitare i luoghi e molte sono ancora le stesse dell’era dell’homo sapiens: riparo dai venti, dai temporali, dal sole, protezione dai pericoli, dagli incendi, dai terremoti, vicinanza ai prodotti di sostentamento, possibilità di creare luoghi di incontro, ecc. Queste le esigenze spinte da caratteri di funzionalità ma l’Architettura, col passare del tempo, non ha assolto “solo” a questo compito, bensì si è fatta portavoce di altri bisogni, diventando, con la sua presenza incombente, sinonimo di potere (politico e/o tecnologico), di bellezza e sacralità.

Lascaux Caves, France – ©Sisse Brimberg in www.photography.nationalgeographic.com

Probabilmente scomposto e ricomposto coi secoli, ed esempio eclatante di Architettura a.C., Stonehenge è il “complesso di pietre” più famoso della Piana di Salisbury e non solo. Legato a leggende di svariata natura, Stonehenge era un osservatorio astronomico oppure un tempio sacro dove pregare oppure altro ancora, qualunque cosa fosse era imponente e questa grandezza lo rendeva importante e degno di pervenire fino ai giorni nostri.

Stonehenge, England – ©garethwiscombe in www.wikipedia.org

L’insufficienza tecnologica del passato dava la possibilità di disporre solo di grossi pezzi per fare l’Architettura e solo alcune personalità potevano godere della movimentazione forzata di certi carichi.

Piramide di Cheope, Egypt – ©Nina Aldin Thune in www.wikipedia.org

Le Piramidi possono sicuramente inserirsi in quella che è la ricerca di architetture sinonimo di superiorità, di potere politico. La grandezza della costruzione, assolutamente scorrelata dal bisogno di grandi spazi interni (che piuttosto erano molto limitati), voleva rappresentare la grandezza del sovrano che vi veniva sepolto, attraverso le immani dimensioni e l’enorme fatica fatta per realizzarle.
La grandezza dei popoli si è, quindi, da sempre servita dell’Architettura per manifestarsi e imprimersi nella memoria. Basti pensare ai templi greci, simbolo di devozione nei confronti delle divinità, ai teatri, alle piazze e alle grandi opere pubbliche di età imperiale romana, a tutte quelle opere architettoniche che si sono susseguite, non meno significative di quelle citate, che hanno rappresentato la grandezza della loro epoca accompagnate dallo sviluppo degli stili, delle tecnologie costruttive e a quelle opere che sono state interessate dalla rivoluzione industriale fino alle architetture contemporanee.

Acropoli di Atene, Greece – ©varkos in www.panoramio.com

Colosseo, Italy – ©SEIMA in www.panoramio.com

Basilica di Santa Maria del Fiore, Italy – in www.arch.mcgill.ca

Blue Mosque, Turkey – in www.andrealapi.it

Tour Eiffel, France – www.francoisegomarin.fr

Guggenheim Museum, USA – www.thais.it

Cayan/Infinity Tower, Emirates Arab United – www.ingenio-web.it

Oggi molte grandi città vengono ricordate per la qualità architettonica, l’elaborata composizione stilistica, la tecnologia che ha dato la svolta al modo in cui oggetti architettonici venivano prodotti precedentemente. La manifestazione della Bellezza ha sempre trovato nell’Architettura un’efficiente alleata: garanzia di funzionalità ed espressione, è tutt’oggi una delle forme di comunicazione più sofisticata e d’effetto oltre che più impegnativa. La necessità di inserirsi nello spazio e la capacità di influenzarne l’aspetto fanno sì che, necessariamente, l’Architettura sia accompagnata da un significato più profondo di quello che è il dover “abitare” i luoghi.