- la possibilità di controllare le impostazioni del flash dal corpo macchina semplicemente agendo sulla compensazione dell’esposizione flash attraverso il menù della reflex;
- la possibilità di suddividere più unità flash in gruppi e controllare i rapporti di potenza tra i vari gruppi direttamente dal corpo macchina;
- l’abilità di operare in situazioni in cui le distanze tra soggetto, macchina e unità flash non sono fisse ma cambiano: in questo caso, una unità TTL è in grado di modificare i propri settaggi in automatico senza necessità da parte del fotografo di spostarsi e raggiungere il flash (o strillare impostazioni all’assistente :-)).
Il costo legato all’utilizzo di flash a slitta è inevitabilmente una scarsa potenza del lampo flash che è possibile ottenere. Sebbene ci possono essere situazioni in cui avere poca potenza è un vantaggio (ad esempio quando si cercano lampi dalla durata brevissima), se si vuole avere a disposizione molta più potenza è necessario fare affidamento a flash da studio, che superano questa limitazione sulla potenza massima a disposizione ma richiedono una alimentazione dedicata (sotto forma di collegamento alla rete elettrica oppure di pacchi batteria dedicati in genere molto pesanti ed ingombranti) ed hanno una portabilità molto minore ed un costo estremamente maggiore. Inoltre, i flash da studio permettono di avere un maggiore e migliore controllo sulla luce mediante l’utilizzo di una infinità di modificatori, non disponibili per i flash a slitta. Il nuovo Profoto B1 Air TTL è un flash da studio che può funzionare anche alimentato a batteria e supporta pienamente la tecnologia TTL, posizionandosi come ideale anello di congiunzione tra questi due mondi.
L’unità fornisce 500Ws di potenza, un quantitativo più che sufficiente per utilizzare con ottimi risultati il flash anche in pieno giorno e la possibilità di scattare fino a ben 20 lampi al secondo, in combinazione con una modeling light a LED che consente fino a 90 minuti continuativi di illuminazione alla massima potenza.
Questa è una informazione utile per tutti quei fotografi che alle immagini abbinano anche della produzione video: 90 minuti di illuminazione a luce costante (e fredda) sono una comodità non da poco quando si registra. Profoto ha da sempre abituato i suoi clienti ad una facilità ed immediatezza d’uso che caratterizzano tutta la sua linea di prodotti. Il nuovo Profoto B1 Air TTL non si discosta da questa filosofia: guardando il retro dell’unità, infatti, si ha un comodo display LCD su cui risalta la potenza impostata, lo stato della batteria e la modalità di funzionamento. Al centro del pannello posteriore, la manopola di controllo della potenza e della compensazione dell’esposizione flash che può fornire incrementi sia di uno stop completo che di un terzo di stop.
Infine, l’interruttore per la modeling light ed il pulsante di prova. Da notare che l’unità è in grado di funzionare anche come un flash da studio classico in modalità completamente manuale.
Il naturale compagno del Profoto B1 Air TTL è il comando da remoto Air Remote, il quale consente di operare su una o più unità B1 Air TTL da remoto, senza avere la necessità di fisicamente raggiungere i flash.
In particolare, l’Air Remote consente di agire sulla compensazione dell’esposizione flash mediante due semplici pulsanti “+” e “-“, di gestire fino a tre gruppi distinti su canali differenti e di accendere o spegnere da remoto la modeling light. Come è evidente, quindi, l’ecosistema creato da Profoto con l’accoppiata B1 Air TTL e Air Remote TTL è volto a fornire al fotografo la massima flessibilità nell’uso della propria attrezzatura.
Profoto ha realizzato un bel video per mettere bene in mostra le nuove capacità del B1 Off-Camera Flash coinvolgendo il fotografo tedesco Richard Walch e sfidandolo a mettere alla frusta le nuove unità. Il risultato, potete vederlo nel video seguente.
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Daniele è fotografo e fondatore dello Studio Fotografico inFocus di Roma. Per sapere qualcosa di più sullo Studio inFocus visitate il sito internet www.studioinfocus.it oppure seguite la pagina Facebook dello Studio inFocus!