Come il titolo italiano, “Cacciatore di donne”, rivela immediatamente, si tratta di un film su un serial killer che stupra e uccide le sue vittime. Finché Cindy non riesce a sfuggire.
Un film sicuramente intenso, girato bene che ti spinge a guardarlo tutto per sapere se ci sarà giustizia o se, e come, Cindy verrà uccisa. Premetto subito che dal poster, con il volto in primo piano di Nicholas Cage e John Cusack, ero sicura che il depravato fosse Nicholas la Gabbia. E invece no, lui, ovviamente è il buono che non si arrende.
John Cusack si rivela un ottimo attore, molto convincente nel ruolo del cattivo, così come mi sento costretta a spendere due parole su Vanessa Hudgens. Non so se per vocazione personale, ma nel ruolo della prostituta vittima del serial killer è stata sorprendentemente brava. Il film, tuttavia, è lungi dall’essere un capolavoro. Un film scontato che segue con precisione scolara i ritmi e dogmi del genere, non riuscendo mai a distinguersi per originalità e ad emozionare.
La regia di Scott Walker diventa noiosa per quanto scontata. Ricalcando i temi modaioli (e attualissimi) del femminicidio, del serial killer e del poliziotto buono che tutto può, “Il cacciatore di donne” non si ricorda però cosa rende questo genere un genere di grande successo: il macabro desiderio dello spettatore di vedere sesso, sangue, malattia, perversione, mutilazioni e morte.