‘La famiglia omosessuale non ci piace, se i gay non sono d’accordo non comprino la nostra pasta’. Le dichiarazioni di Guido Barilla spaccano l’opinione pubblica

Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri”.

Guido Barilla, presidente dell’omonima e celeberrima multinazionale della pasta, ha commentato così la questione dei matrimoni gay ai microfoni de La Zanzara, scatenando l’ira del web e di una buona fetta del mondo politico. Incalzato dal conduttore Giuseppe Cruciani, Barilla ha parlato di politica, famiglia e sessualità senza troppi peli sulla lingua: “Per noi il concetto di famiglia sacrale è uno dei valori fondamentali dell’azienda, come la salute e la famiglia, il concetto di famiglia unita. Non faremo pubblicità con omosessuali perché la nostra è una famiglia tradizionale […]Se ai gay piace la nostra pasta e la nostra comunicazione, la mangiano, se non gli piace quello che diciamo, faranno a meno di mangiarla e ne mangeranno un’altra”.

Come prevedibile, la reazione più violenta alle dichiarazioni di Barilla è arrivata dal mondo dell’associazionismo gay: il presidente dell’associazione omosessuale Equality Italia, Aurelio Mancuso, ha invitato al boicottaggio della marca di pasta tramite i social network. Reazioni inviperite sono arrivate anche da parte del deputato Alessandro Zan (SEL), anch’egli esponente del movimento gay e favorevole al boicottaggio dei prodotti della Barilla, e da Ivan Scalfarotto (PD), che ha sottolineato come sia “deprimente che un imprenditore abituato a fare affari e a vendere in tutto il mondo dica cose come quelle che ho sentito da Guido Barilla. La comunità degli affari in tutto il mondo sa che le persone LGBT producono e consumano come tutte le altre persone”.
Tuttavia, non tutti si sono trovati in disaccordo con Guido Barilla: alcuni esponenti politici di destra, come Eugenia Roccella (PDL) e Gianluca Buonanno (Lega,) hanno dichiarato il loro sostegno all’imprenditore perché difensore dell’ “immagine tradizionale della famiglia”. Non sono mancati gli accenni polemici alla legge contro l’omofobia, attualmente in discussione alla Camera e fortemente osteggiata proprio da PDL e Lega perché “lesiva della libertà d’espressione di ognuno”.
Barilla ha porto le sue scuse, dichiarando che non voleva offendere nessuno: “Mi scuso se le mie parole hanno generato fraintendimenti o polemiche, o se hanno urtato la sensibilità di alcune persone. Nell’intervista volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all’interno della famiglia”. Ma la polemica è già esplosa. E ha fatto riemergere tutte le spaccature della società italiana in materia di diritti LGBT.

Giovanni Zagarella