Lindsay Lohan vuole far causa a Rockstar Games

Ebbene sì: stando a TMZ gli avvocati di Lindsay Lohan vorrebbero portare Rockstar Games in tribunale con l’accusa di aver utilizzato l’immagine della propria cliente senza permesso.
Per il momento non è stata avviata alcuna procedura legale e non si conosce in dettaglio il materiale sotto accusa che dovrebbe rimandare alla bionda ex-attrice adesso sull’orlo del baratro (economicamente parlando).
Secondo alcuni potrebbe trattarsi della ragazza in bikini presente nella locandina di GTA V, presente anche in una missione del gioco in cui bisogna scortarla lontano dai paparazzi.
Sta di fatto che la Lohan è già stata preceduta dal rapper Daz Dillinger che in Ottobre ha accusato Rockstar di aver utilizzato due suoi pezzi senza informarlo, chiedendo un cospicuo risarcimento pecuniario o la distruzione delle copie invendute del titolo.
Curioso come simili controversie si registrino soltanto in caso di miliardari incassi da parte dell’ “accusato”, non trovate?

La Grecia reagisce al fascismo, ‘decapitata’ Alba Dorata

Pavlos Fyssas, il rapper ucciso lo scorso 17 Settembre da Alba Dorata

Il cambio di rotta era nell’aria. Che la Grecia, nell’affannoso tentativo di uscire dalle secche della crisi, non potesse trascinare con sé la zavorra di Alba Dorata sembrava ogni giorno più ovvio: la violenza, il terrore, l’ignoranza di questo neofascismo paramilitare erano per Atene un pessimo biglietto da visita. Ma l’omicidio di Pavlos Fyssas, rapper 34enne, e le minacce di dimissioni di massa (vi ricorda qualcuno?) hanno fatto sì che quello che resta dello Stato di Diritto, travolto dalla miseria e dalla fame del popolo, desse un ultimo, letale colpo di coda. Nella notte tra ieri ed oggi sono infatti finiti in manette il leader di Alba Dorata, Nikos Michaloliakos, il portavoce Ilias Kasidiaris e 36 militanti, tra i quali ben 13 parlamentari su 18 (2 sono attualmente in latitanza). Un colpo mortale alla testa del gruppo, che nei mesi scorsi sembrava destinato a prendere le redini della Grecia con una svolta autoritaria.

Sono state le minacce di dimissioni a spingere il governo e la polizia ad agire contro Alba Dorata, i cui esponenti erano già sospettati di essere i mandanti dell’omicidio del giovane rapper. In un momento in cui una crisi istituzionale avrebbe di fatto ostacolato l’arrivo degli aiuti economici dall’UE la miopia politica di Alba Dorata stava facendo rischiare troppo il premier Samaras. Azione giudiziaria o repressione politica? Probabilmente entrambe: un’ultima alleanza di forze democratiche nel tentativo di salvare la Grecia.

Michaloliakos esegue il saluto romano a un raduno di neofascisti

In attesa dei processi i militanti di Alba Dorata si stanno radunando in queste ore sotto le sedi della polizia, e non è difficile che si arrivi a scontri. 

Fonti dei servizi segreti, riportate in queste ore sui quotidiani, segnalano infatti come siano stati individuati numerosi campi di addestramento di Alba Dorata in tutto il paese, nonché di come vi siano le prove del coinvolgimento diretto di esponenti di spicco del partito in  violenze perpetrate in questi mesi ai danni delle minoranze etniche. Di certo, ad Atene, la situazione rimane tesa. Ma, per la prima volta dopo anni, la Grecia sembra abbastanza forte da fare fronte comune contro una vera e propria minaccia interna.
Roberto Saglimbeni