Ripulire l’aria dal CO2 e generare elettricità: adesso si può

Alcuni ricercatori hanno elaborato un procedimento economico che permette di catturare l’anidride carbonica emessa dalle centrali elettriche per poi immagazzinarla nel sotto-suolo. 
L’idea è di usare le riserve di anidride carbonica per alimentare delle centrali geo-termiche costruite sopra i siti di stoccaggio, che consentiranno di ricavare abbastanza denaro da rendere l’intera operazione proficua, oltre che ecologica.
Nelle centrali geotermiche tradizionali, l’acqua entra in contatto con le rocce incandescenti del sottosuolo e si trasforma in vapore che, risalendo ad alta velocità, viene usato per far ruotare delle turbine. Dopodiché l’acqua viene pompata nel sottosuolo e  il ciclo si ripete. 
Con la nuova tecnologia messa a punto dai ricercatori, l’acqua verrà rimpiazzata dall’ anidride carbonica (CO2). Questo approccio ha molti punti a proprio vantaggio. Infatti, eliminando il bisogno d’acqua, è possibile costruire le centrali geotermiche anche in zone aride. Inoltre le simulazioni mostrano che l’anidride carbonica, avendo una naturale tendenza molto forte nel risalire in superficie, è in grado di produrre il doppio dell’energia elettrica prodotta dal vapore. 
Grazie ai fattori appena elencati sarà possibile costruire delle centrali geotermiche anche in luoghi dove le rocce non sono abbastanza calde da garantire un flusso di vapore continuo. I lavori per la prima (piccola) centrale geotermica da 5 MW cominceranno nel 2014. Sarà situata nei pressi di alcuni pozzi petroliferi in Canada, dove il CO2 è già stato pompato nel sottosuolo per forzare la fuoriuscita del greggio. 
Considerando che l’anidride carbonica è uno dei principali agenti inquinanti responsabili del surriscaldamento globale, l’ipotesi di poterne ripulire l’aria sarebbe davvero un toccasana per il nostro pianeta. Intanto restiamo in attesa e speriamo in un mondo più green.