La regia di Soderbergh è sempre garanzia di spettacolo e qualità e, in questo ultimo lavoro, il regista americano di origine svedese fa godere lo spettatore di quel suo particolare gusto per lo show già evidente in lavori precedenti come la serie di Ocean’s e Magic Mike. La storia è quella di Lovelace, uomo di spettacolo degli anni ’50, ’60 e ’70 e del suo amore omosessuale con Scott Thorson, interpretato da un Matt Demon ringiovanito da una parrucca bionda. Una storia che si preannuncia drammatica e divertente allo stesso tempo e che, come Milk, esplora le difficoltà di essere omosessuali nell’America degli anni ’70, in cui fare outing era tabù tanto quanto oggi è di moda. L’opera è stata presentata lo scorso maggio a Cannes, ma non ha visto, negli USA, una distribuzione cinematografica (solo un passaggio televisivo) perché, a detta di Soderbergh, “era una storia troppo gay per gli Studios”.
BATTLE OF THE YEAR – La vittoria è in ballo, di B. Lee, con Josh Holloway, Chris Brown, al cinema da Giovedì 5 Dicembre
Classica favola americana sul riscatto di un ex allenatore (di basket) che vuole condurre alla vittoria una squadra americana alla Battle of the Year, la più importante competizione di break dance al mondo. Un po’ Never Back Down, un po’ High School Musical, il film punta sull’agonismo e sul ritmo trascinante del ballo, sacrificando, logicamente, la sceneggiatura e la trama. Favola simpatica, coinvolgente e scontata che farà da comparsa negli schermi natalizi, stretta nella morsa di una concorrenza spietata. Più in generale il film è uno spaccato della cinematografia sportiva americana, rimasta ferma ai tempi del celeberrimo Miracle ma non in grado di raggiungere le stesse vette di pathos e lirismo.
A domani per la prossima puntata! In programma Blue Jasmine, di W. Allen e due produzioni nostrane: Il sud è niente e Italy amore mio.