Dal creatore di Scrubs: Ground Floor!

Prima di tutto è necessario mettere le mani avanti e ribadire l’ovvio: conoscete Bill Lawrence? Il caro Bill è il creatore di Cougar Town ma, soprattutto, di un immenso capolavoro che porta il nome di Scrubs, direi che basterebbe anche questo per chiudere l’articolo e convincervi a dare un’occhiata a questo nuovissimo telefilm; posso dare anche un altro motivo che potrebbe spingere, alcuni di voi, a seguirlo immediatamente: conoscete John C. McGinley? Se il nome non vi dice nulla allora magari ricorderete il nome di un suo personaggio, un certo Percival Ulysses Cox. Sinceramente per me sarebbe anche abbastanza, ma va bene cercherò di aggiungere altro. 
Ground Floor è un telefilm umoristico, che incentra la sua vicenda tra gli uffici della Whitestone Trust, una compagnia finanziaria che gestisce immense somme di denaro. 
Ci inoltriamo immediatamente in questo mondo ed è più o meno come possiamo immaginare un grosso colosso della finanza: un lavoro dove se hai un’anima non vai avanti, la massima espressione del capitalismo americano, dove conta solamente il profitto e dove non esiste il riposo.
Conosciamo il protagonista, il promettente impiegato dell’ultimo piano (aspetto cruciale) Brody (Skylar Astin) ed il suo collega Mike “Threepeat” (Rene Gube), entrambi molto giovani e di successo ma senza la benché minima possibilità di lasciarsi andare al divertimento, vista la costante ed ingombrante presenza del mega direttore (quasi di fantozziana memoria) Stewart Mansfield (ovviamente l’immenso Dr. Cox). 
Brody è il pupillo della compagnia, abituato a dare ben più di sé stesso per non deludere mai Mansfield, ma ad una festa incontra una donna che gli cambia la vita, ovvero la bella Jenny (Briga Heelan), una dipendente del piano terra (ground floor), abituata a vivere la sua vita ed il suo lavoro in modo decisamente più sciolto, senza lo stress a cui è soggetto Brody ogni giorno nel suo lussuoso ed infernale ultimo piano.
Il proseguo della storia si affida alla immensa differenza che c’è tra chi lavora in questi due piani, difatti i personaggi più caratteristici saranno proprio i colleghi di Jenny, come il barbuto ed eccentrico Harvard (Rory Scovel), vero e proprio jolly dello show per queste prime tre puntate. 
Il cast, a sinistra gli uomini dell’ultimo piano e a destra… avete capito.
Lo stile di questa serie è molto simile, tecnicamente, ad una classica sit-com e di certo la trama non sarà il suo punto forte, ma va fatto sicuramente un elogio a Bill e Greg Malins (co-ideatore) per essere riusciti a creare un nuovo progetto che riesce, senza alcun problema, a distinguersi dai lavori precedenti già citati. Entrando nel dettaglio è assolutamente da dire che sia Skylar che Briga sono anche dei cantanti, quindi pronti sempre a dare un tono diverso agli episodi, e quando si parla di certi prodotti un po’ di novità è solo qualcosa di positivo, vista la loro facilità di cadere nella ridondanza. 
Impossibile non fare una menzione a parte per il signor Mansfield, arcigno uomo d’affari che consiglierà Brody di lasciar stare “quella donna” per impegnarsi solo nel lavoro, ma che in realtà vuole spingerlo solo a fare una scelta obiettiva, cercando di aiutarlo nella sua crescita emotiva. 
Quindi un Mansfiled che fa il buono e cattivo tempo nello show, una continua minaccia all’equilibrio dell’intero palazzo ma anche fonte di salvezza e di saggezza, per Brody e non solo; naturalmente non si può dimenticare l’immensa verve ironica e carismatica, che porta in bagaglio McGinley, uomo che difficilmente può deludere, però a patto che lo spettatore riesca a capire che non è Scrubs, e giudicarlo senza aspettarsi un personaggio che ha amato alla follia in passato, è tristemente noto quanto sia immensamente difficile per certi attori riciclarsi in nuovi ruoli. 
Per questa prima stagione sono confermati 10 episodi, al momento questa serie divertente e leggera è consigliata, ma viste le premesse e gli attori in campo difficilmente potrà deludere.

Alex Ziro