GOG regala Fallout, Fallout 2 e Fallout Tactics

Primo giorno di saldi invernali sull’ottimo GOG.com, che inaugura l’evento con un ghiotto regalo agli utenti iscritti o a coloro i quali si iscriveranno al sito entro le prossime 24 ore.
Il free digital pack comprende gli arcinoti gdr Fallout, Fallout 2 e Fallout Tactics, titoli che molti videogiocatori old-school possiederanno già da lungo tempo ma che nessun neofita o amante del genere dovrebbe lasciarsi sfuggire.

I suddetti giochi saranno disponibili in forma di download digitale e privi di DRM, quindi utilizzabili senza alcun problema su tutti i PC e i Mac che ci aggradano.
Vi invito, dunque, ad approfittare dell’incredibile offerta cliccando sul link sottostante.

Nuovo e appetitoso Humble Bundle

L’Humble Jumbo Bundle è tra noi e propone un pacchetto di titoli a dir poco imperdibili, fra cui Natural Selection 2 (uno dei migliori fps tattici sul mercato), Sanctum 2, Magicka completo di DLC, Orcs Must Die 2: Complete Pack, Garry’s Mod e Serious Sam 3: BFE. 
Naturalmente i giochi, completi di soundtrack, saranno scaricabili tramite codici -preferibilmente Steam- per essere giocati su PC, Mac o Linux.

Consiglio a tutti di acquistare questo fantastico bundle a più di 4,13$, devolvendo così una parte della spesa in favore di Watsi e Child’s Play Charity.

Jobs, ‘l’imitazione’ di Kutcher salva il film che ha deluso tutti

Steve Jobs, il genio, il visionario, l’emblema del progresso degli ultimi decenni, rivive nel nuovo film diretto da Joshua Michael Stern ed interpretato da Ashton Kutcher. Il film, già stroncato dalla critica straniera, riesce a deludere anche il pubblico italiano o, quantomeno, i fanboy Apple, che si aspettavano qualcosa di più. La trama del film è basata sulla vita di Jobs, concentrandosi soprattutto sugli anni della giovinezza, dell’università, sulle idee, sulla voglia di affermazione e sulla scalata al successo. Il film si mostra in una superficie molto fragile, partendo da una fotografia piatta e “fasulla”: non convincono la vita degli studenti universitari hippy, il montaggio da soap opera, gli sbalzi temporali senza alcun nesso logico. Il film non è, insomma, in grado di mostrare le vicende professionali che hanno caratterizzato la vita di Jobs, né i rapporti umani instaurati nel corso della sua vita, che possono essere percepiti leggendo a fondo la biografia ufficiale, scritta da Walter Isaacson.

Il film, che doveva puntare sulla biografia di Steve Jobs, non da rilievo ad alcune menti che furono il fulcro essenziale della fondazione della Apple I: su tutti il grande Wozniak (interpretato da un valido Josh Gad), qui mostrato come una specie di artigiano provetto succube dello stesso Jobs. Il computer, che fu inventato da Wozniak, permise ad una mente intuitiva come quella di Jobs di commercializzarlo, dando vita ad un loro mercato. Vi sono poi altri importanti avvenimenti non approfonditi come lo sviluppo dell’Apple Lisa e dell ‘Apple Macintosh, delle dimissioni irrevocabili di Jobs dall’azienda che aveva fondato, fino alla fondazione della NeXT Computer: il film rimane come sospeso senza far riferimento a situazioni come l’acquisto della Pixar dalla LucasFilms, fino all’acquisizione della NeXT da parte della Apple o i drammi che coinvolsero la vita personale del protagonista

Quello che può rimanere di un film come Jobs, contornato da una serie di flashback senza logica, è il carattere, la determinazione e l’uomo che era Steve Jobs. Quasi un fanatico del controllo, un perfezionista, un negriero nei confronti dei dipendenti, un folle che amava dire: “le persone così pazze da pensare di cambiare il mondo, sono quelle che lo cambiano davvero”.

E’ solo l’interpretazione o imitazione dell’attore Ashton Kutcher a dare un senso all’opera: la sua camminata, il suo sguardo, la sua folle somiglianza. Ashton, che ha dichiarato la sua difficoltà nel rappresentare un uomo come Jobs, scomparso, ma sempre vivo nella memoria di tutti, va in fondo alla ricerca dell’essenza del personaggio e ci riesce.
Ha studiato i suoi atteggiamenti, i tic, il suo essere uno showman, ma anche un uomo ferito, un uomo che o si ama o si odia.

Il film, nella sua incompletezza, spinge ad osare, e lo fa mostrandoci l’essenza di Jobs che non ha mai smesso di pensare alle esigenze della gente, rinunciando a tanto, o forse a tutto.

Voto 6/10
Stefania Sammarro

L’arte ai tempi dell’ iPhone

Oggigiorno siamo così abituati a convivere con la tecnologia da non renderci conto che, iPad, iPhone, e Mac, hanno completamente preso possesso delle nostre vite. Ormai Instagram, Facebook, Twitter, sono il nostro pane quotidiano e per quanto la tecnologia possa essere utile, interessante e divertente, ha comunque cambiato in modo radicale i rapporti interpersonali.
Riflettendo sul peso che questi oggetti hanno avuto sulla società moderna, Kim Dong-Kyu, un artista Koreano, si è divertito ad inserire nei dipinti più famosi degli elementi di “disturbo”. Una sorta di esperimento artistico- sociologico.
Il risultato? Oltre ad essere davvero divertenti, queste opere attirano l’attenzione sul nostro rapporto con le nuove tecnologie e loro influenza sulla società. Confrontando le opere originali con i loro remake, emergono sensazioni di solitudine, alienazione e superficialità dei protagonisti, totalmente dipendenti e incatenati alle nuove tecnologie.
Kim Dong-Kyu con questo progetto, ha aperto una finestra su quelli che sono comportamenti propri della nostra era. Di certo la sua intenzione non era quella di muovere una critica contro la tecnologia e i suoi fruitori, ma semplicemente quella di far capire, in maniera simpatica e a tratti irriverente, che lasciare per qualche ora lo Smartphone in borsa o il computer spento, non può certo farci male.
“La ragazza con l’orecchino di perla”- Jan Vermeer

“L’urlo”- Edvard Munch

“Colazione sull’erba”- Édouard Manet

“A Sunday Afternoon on the Island of La Grande Jatte”- Georges Seurat

“Ritratto di  Marie Therese Walter”- Pablo Picasso

“I giocatori di carte”- Paul Cézanne

“Alphonsine Fournaise”- Auguste Renoir

“Uomo anziano nel dispiacere”- Vincent Van Gogh

“L’uomo al balcone”- Gustave Caillebotte

“Il viandante sul mare di nebbia” – C.D. Friedrich
Consuelo Renzetti

iPhone, iPad e Mac – Recensioni degli utenti!

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