Nel 1976 il terremoto distrusse il Castello di Colloredo di Montalbano in Friuli dove Ippolito Nievo scrisse le sue Confessioni di un italiano ed un suo parente, lo scrittore Stanislao Nievo, sentì la necessità e l’esigenza di preservare e custodire le storie letterarie e le vicende umane che ogni singola pietra del castello racchiudeva in sé, goccia ed eco di un passato che si respirava ancora nell’aria.
In origine il progetto nacque in ambito editoriale ma divenne ben presto una realtà territoriale estesa dal Nord al Sud dell’Italia, nel ricordo e nella celebrazione dei luoghi che hanno ispirato poeti e scrittori lungo i secoli, da Pitagora a D’Annunzio, da Virgilio a Pasolini, da Verga a Quasimodo.
Dall’estate del 2009 ad occuparsi del la gestione e del coordinamento dell’iniziativa è la società Paesaggio Culturale Italiano Srl, nata con l’intenzione di creare delle vere e proprie mete di un turismo culturale, sostenibile e responsabile che possa rappresentare anche una concreta possibilità di sviluppo per le comunità e le imprese locali strettamente irrelate ai territori interessati.
<<I Parchi Letterari assumono il ruolo di tutela letteraria di luoghi resi immortali da versi e descrizioni celebri che rischiano di essere cancellati e che si traducono nella scelta di itinerari, tracciati attraverso territori segnati dalla presenza fisica o interpretativa di scrittori. Un singolare percorso che fa rivivere al visitatore le suggestioni e le emozioni che lo scrittore ha vissuto e che vi ha impresso nelle sue opere>>, così Stanislao Nievo spiegava l’iniziativa.
<>, scriveva sempre Stanislao Nievo.