I Parchi Letterari: la tutela dei luoghi narrati da scrittori e poeti

Lo sapevate che magari proprio nella vostra città (o poco distante) avreste la possibilità di visitare ed apprezzare uno dei 18 Parchi Letterari presenti in 11 regioni del nostro Paese? <<Ma che cosa sono questi Parchi Letterari?>>, vi potreste domandare a questo punto. Ecco come è nato il progetto.

Nel 1976 il terremoto distrusse il Castello di Colloredo di Montalbano in Friuli dove Ippolito Nievo scrisse le sue Confessioni di un italiano ed un suo parente, lo scrittore Stanislao Nievo, sentì la necessità e l’esigenza di preservare e custodire le storie letterarie e le vicende umane che ogni singola pietra del castello racchiudeva in sé, goccia ed eco di un passato che si respirava ancora nell’aria.
In origine il progetto nacque in ambito editoriale ma divenne ben presto una realtà territoriale estesa dal Nord al Sud dell’Italia, nel ricordo e nella celebrazione dei luoghi che hanno ispirato poeti e scrittori lungo i secoli, da Pitagora a D’Annunzio, da Virgilio a Pasolini, da Verga a Quasimodo.
Dall’estate del 2009 ad occuparsi del la gestione e del coordinamento dell’iniziativa è la società Paesaggio Culturale Italiano Srl, nata con l’intenzione di creare delle vere e proprie mete di un turismo culturale, sostenibile e responsabile che possa rappresentare anche una concreta possibilità di sviluppo per le comunità e le imprese locali strettamente irrelate ai territori interessati.

Il progetto si propone di far rivivere e “parlare” luoghi divenuti celebri grazie a narrazioni e racconti di poeti e scrittori. Che siano ruderi, palazzi, campagne, città o periferie, questo non ha importanza: si mostrano ai visitatori come un’inestimabile patrimonio specifico e testimone dei valori naturali, culturali e storici delle comunità locali.

<<I Parchi Letterari assumono il ruolo di tutela letteraria di luoghi resi immortali da versi e descrizioni celebri che rischiano di essere cancellati e che si traducono nella scelta di itinerari, tracciati attraverso territori segnati dalla presenza fisica o interpretativa di scrittori. Un singolare percorso che fa rivivere al visitatore le suggestioni e le emozioni che lo scrittore ha vissuto e che vi ha impresso nelle sue opere>>, così Stanislao Nievo spiegava l’iniziativa.

Molto interessante si rivela anche il simbolo utilizzato: si tratta dell’Albero del Viaggiatore, come viene comunemente chiamato il Ravenala che cresce in Madagascar e le cui foglie concave raccolgono e conservano la rugiada per nutrire il viandante. Sono nove le foglie nel disegno del marchio, ciascuna associata al nome di una Musa greca, somme rappresentanti del sapere umano: Polimnia, Calliope, Clio, Tersicore, Urania, Euterpe, Talia, Erato e Melpomene.

<>, scriveva sempre Stanislao Nievo. 

Allora non perdete l’occasione di conoscere profumi, paesaggi e suoni che hanno toccato in profondità le menti e gli animi delle grandi intelligenze letterarie dei più diversi secoli e periodi della storia umana! Il sito www.parchiletterari.com vi informerà sul Parco Letterario più vicino a voi e vi aggiornerà sulle iniziative e sulle manifestazioni organizzate nello stesso. 
Lucia Piemontesi