Tori Amos, la “Cornflake Girl” del rock, torna in scena con quello che sarà il suo quattordicesimo album realizzato in studio, “Unrepentant Geraldines“.
Come ha dichiarato la Amos, questo ultimo lavoro sarà come un ritorno alla sua prima produzione scostandosi dalla sperimentazione musicale dell’ultimo periodo (basti pensare a “Gold Dust” del 2012, disco nel quale la cantante ha rivisitato e modificato suoi vecchi brani in chiave più classica).
All’uscita di questo album seguirà l’inizio di un impegnativo tour mondiale che partirà da Dublino nel Maggio del 2014 e che toccherà la nostra Penisola nel mese di Giugno: il 2 a Roma, il 3 a Milano ed il 4 a Padova.
Musicalmente attiva sin dal 1992, Tori Amos ha veduto oltre 12 milioni di dischi distinguendosi per lo stile raffinato ma al contempo struggente e sofferente del suo rock, impreziosito dalla notevole tecnica pianistica della cantante.
In attesa di poter ascoltare l’ultima fatica di Tori, consiglio ai lettori un ascolto di “From the Choirgirl Hotel” (1998), quarto album realizzato dalla cantante la quale cercava di esorcizzare il trauma di un aborto spontaneo da lei subito.
Tori Amos sublima il dolore nella musica, trasforma in arte anche l’esperienza più dolorosa e mortificante (come ad esempio lo stupro crudamente raccontato in “Me And a Gun” contenuta in “Little Earthquakes“)senza tuttavia scadere nel melodrammatico o nel patetismo, mantenendo quella sublime delicatezza che l’ha resa così unica nel panorama femminile del rock.