Canon pronta al rilascio del nuovo 35mm f1.4L II?

Secondo quanto riportato ieri da Canon Rumors, sembra che alcuni prototipi del tanto atteso EF 35 f/1.4L II siano nelle mani di un ristretto gruppo di fotografi per essere testati sul campo in vista di un atteso rilascio nel corso del 2014.

Secondo la fonte di Canon Rumors, la nuova lente avrà un diametro leggermente maggiore (77mm il diametro del filtro contro i 72mm dell’attuale versione) ma un peso inferiore rispetto alla versione corrente e presenterà un nuovo tipo di rivestimento su almeno uno degli elementi che costituiscono lo schema ottico. 
Secondo lo schema di classificazione dei rumors adottato da Canon Rumors, questa notizia è stata classificata come [CR1], ossia proveniente da una nuova fonte non verificata in passato ma considerata come plausibile.
Pensando a come si sono mossi gli altri produttori di lenti nell’ultimo anno, è facile pensare che Canon abbia deciso di accelerare il processo di rinnovamento del già ottimo EF 35 f/1.4L sulla spinta di Sigma e del suo superbo Sigma 35mm F1.4 DG HSM, che si è dimostrato una delle migliori lenti disponibili sul mercato in grado di competere in qualità e prezzo con le ben più costose lenti professionali ufficiali. Fortunatamente, siamo arrivati ad un punto tale in cui la qualità ottica e costruttiva di alcune lenti di terze parti stanno raggiungendo lo stesso livello delle ottiche professionali ufficiali delle grandi case e questo può essere solamente un bene per l’industria e per noi fotografi, poiché stimola la competizione tra i produttori portando all’introduzione di ottiche migliori a prezzi più competitivi.
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Daniele è fotografo e fondatore dello Studio Fotografico inFocus di Roma. Se volete scoprire di cosa si occupa lo Studio inFocus visitate il sito www.studioinfocus.it oppure mettete “Mi piace” alla pagina Facebook dello Studio inFocus per rimanere facilmente aggiornati sui corsi e le attività organizzati e sui contenuti pubblicati regolarmente sul sito.

Rewind 2013-2003 l’evoluzione della tecnologia

Un tuffo nel passato, il 2003

Dicembre tempo di bilanci, e anche noi non siamo da meno, ma oggi voglio fare un bilancio un po’ particolare, come se fossimo alla fine del 2003, perchè è piacevole ripercorrere il passato e fa riflettere molto su come sia andata l’evoluzione tecnologica nel corso di questi 10 anni.

La sempre maggiore diffusione di internet ci ha portato ad avere sempre più computer collegati alla rete, senza dubbio il 2003 sarà ricordato per i due malware Slammer e Blaster.

La mappa del contagio di Slammer dopo 30 minuti dal rilascio
Il primo è un worm che attaccando i database SQL principalmente delle istituzioni bancarie, ha causato il crollo di moltissimi altri siti basati su questa tecnologia e ha rallentato in maniera considerevole la navigazione di internet.
Tool per la rimozione del Worm Blaster
L’altro protagonista della scena è stato Blaster, se vogliamo il capostipite di questa nuova generazione di Worm, che trasforma il computer infettato in una sorta di “proxy” e consente ai malintenzionati di utilizzare il nostro PC come base di lancio per mail spam oppure per attacchi in stile DOS. Entrambi i virus hanno creato danni per milioni di dollari e causato moltissimi problemi agli utenti, ma ad oggi sembrano sotto controllo.
Addio Windows 98, grazie di tutto
Sul versante software dobbiamo segnalare il definitivo abbandono da parte di Microsoft dell’ottimo Windows 98, che costringerà moltissime aziende all’inizio del nuovo anno a mettere in progetto un aggiornamento verso il nuovo sistema Windows XP, che si prepara a ricevere il primo service pack nei primi mesi del nuovo anno. 
Beta di Microsoft Longhorn
A Redmond hanno fatto trapelare anche qualche immagine del nuovo sistema operativo, nome in codice Longhorn, che porta in dote una nuovissima interfaccia grafica decisamente innovativa, piena di trasparenze e di effetti grafici, lasciando qualche dubbio sulla potenza richiesta per far girare tutte quelle animazioni. Vedremo se riusciranno ad ottimizzare il tutto.
Il DVD di OSX Panther
Da Cupertino è arrivato l’annuncio del nuovo sistema operativo dedicato al mondo Mac, MacOSX Panther, acquistabile da Venerdi 24 Ottobre e che porta in dote 150 nuove funzionalità inclusa la rivoluzionaria Exposè per l’anteprima delle immagini e il nuovo client per le chat aziendali e personali, iChat. Ovviamente è possibile aggiornare tutti i prodotti, anche il datato iMac G3.
Il nuovo iBook G4
Sempre dalla mela morsicata abbiamo visto la presentazione del nuovo iBook G4 con all’interno il nuovo processore G4 a 1Ghz con 40 Gb di Hardisk e 256Mb di Ram. Costo circa €1199.
E’ Nokia 6600 Il re del 2003
Il mercato dei cellulari come sempre ci ha regalato un sacco di modelli e prodotti, ma la leader del mercato è rimasta sempre la casa finlandese, Nokia, che con il suo 6600 pone l’asticella talmente in alto da non essere impensierita da nessuno. La potenza di questo telefono è tutta nel suo sistema operativo, Symbian S 60, che permette l’installazione di applicazioni e la possibilità di scattare fotografie in formato VGA e di espandere la memoria fino a 128 Mb tramite scheda MMC.
La risposta di Samsung, SGH-E700
L’unica azienda che ha avvicinato Nokia è stata la coreana Samsung, con l’ottimo SGH-E700, che porta in dote anch’esso una fotocamera VGA ma non ha un sistema operativo avanzato e si trova molto limitato nel confronto con al casa finlandese.
BlackBerry 7230
Sul versante aziendale abbiamo visto gli ottimi prodotti offerti da Palm e Rim, con il Treo 600 per il primo e il BlackBerry 7230 per la seconda.
Palm Treo 600
Entrambi con sistemi operativi proprietari dedicati a quello che oltre oceano chiamano “Mobile Computing”, cioè dispositivi dedicati alla gestione di mail e alla navigazione web.
In Italia ilV600 fatica a prendere piede
Rimane un po’ fuori dai giochi Motorola, che con il suo V600 si accoda agli altri con un prodotto sicuramente valido, ma dalla poca presa nel mercato italiano.
Nokia N-Gage
Sul versante Gaming abbiamo visto ancora ancora Nokia, questa volta con N-Gage, ibrido cellulare-console portatile presentato nel corso di quest’anno e con il quale vuole sfidare il monopolio targato Nintendo,
Game Boy Advance SP
che con il lancio del nuovo GameBoy Advance SP ha portato su un nuovo livello il concetto di console portatile.
AMD segna un punto nella guerra dei processori per PC
Sul versante processori le novità hanno riguardato soprattutto AMD, che ha presentato Athlon 64, il primo processore dedicato all’utenza consumer con il supporto alle istruzioni a 64bit , fissando così un nuovo standard per l’evoluzione di processori dedicati al mercato consumer, costringendo Intel a distrarsi un attimo dalla corsa ai Mhz per implementare le nuove funzionalità sui suoi modelli.
Chiudiamo il riassunto di quest’anno tecnologico con il mercato della fotografia, dove la scena è stata dominata completamente da Canon, che ha sfornato due modelli di fascia media dalle caratteristiche molto interessanti e che diventano di fatto regine del mercato.
Canon 10D
Con al presentazione di Canon 10D e 300D, la casa biancorossa ha reso la fotografia digitale alla portata di tutti. 
Canon 300D
Le due macchine condividono lo stesso sensore da 6,3 Megapixel e lo stesso processore di elaborazione d’immagine, ma differiscono nella costruzione e nel sistema di messa a fuoco. Sulla 10D troviamo un pentaprisma, mentre sulla 300D è dotata di un economico pentaspecchio e un sistema di messa a fuoco meno veloce e preciso. Ci ha lasciato un po’ perplessi la scelta di non dotare la 10D delle compatibilità con le ottiche EF-S ma solo delle ottiche EF, cosa presente invece con la sorella minore 300D. 
Nikon D2X
A parte queste scelte costruttive, Canon ha messo a segno un durissimo colpo alla rivale di sempre Nikon, che con la presentazione dell’ottima D2X da 4.7 megapixel in formato DX si trova impreparata sui prodotti di fascia media ed economica, visto che anche l’ultimo prodotto realizzato dalla casa giallonera è dedicato ai professionisti. 
In Giappone la guerra alla fotografia digitale è viva più che mai.
E’ stato un anno pieno di novità, ma come sempre quando si parla di tecnologia, sembra roba già vecchia. Buon 2004.

Canon annuncia l’ uscita della EOS M2 in Giappone

Canon Giappone ha appena annunciato l’ uscita della nuova fotocamera EOS M2. L’aggiornamento del modello EOS M possiede un autofocus veloce fino a 2.3X, grazie all’ utilizzo del sensore CMOS Hybrid II, già impiegato nel modello EOS 100D/SL1, e il suo sistema “phase detection pixels” ha un’area maggiore di copertura del frame – circa l’ 80% complessivo.
La nuova fotocamera EOS M2 possiede il Wi-fi integrato, grazie al quale sarà possibile trasferire le immagini sul proprio smartphone e, tramite l’ applicazione “Eos Remote” di Canon, condividerle istantaneamente sul proprio social network preferito.
Il corpo macchina è stato rivisitato e curato ulteriormente nel design: il selettore di modalità scene è stato posto in una posizione separata rispetto alla ghiera per la modalità P/Av/Tv/M e la fotocamera risulta più piccola in termini di volume (circa l’ 8%).
Altre piccole modifiche sono state apportate, come lo zoom digitale 3X-10X, il microfono stereo è stato spostato verso la parte anteriore della fotocamera e la velocità di scatto a raffica migliorata da 4,3 a 4,6 fotogrammi per secondo.
L’ abbinamento sarà in kit con uno, due o tre degli obiettivi della serie EF-M e si potrà scegliere tra i colori bianco o nero del corpo macchina.

Purtroppo sembra che la EOS M2 non sarà venduta né sui mercati europei né in quelli statunitensi.

Kit 
Articoli in bundles 
Colore corpo 
Prezzo
Solo corpo 
 –
Nero
¥64800
18-55mm kit 
          EF-M 18-55mm f/3.5-5.6 IS STM
           Speedlite 90EX 
Nero/Bianco 
¥84800 
Kit con 2 lenti 
           EF-M 22mm f/2 STM
           EF-M 18-55mm f/3.5-5.6 IS STM
           Speedlite 90EX 
           Adattatore EF-EOS M
Nero/Bianco 
¥104800
Kit con 3 lenti 
           EF-M 22mm f/2 STM
           EF-M 11-22mm f.4-5.6 IS STM
           EF-M 18-55mm f/3.5-5.6 IS STM
           Speedlite 90EX 
           Adattatore EF-EOS M
Nero/Bianco 
¥134800 

Alexej Kljatov: Macro estreme di fiocchi di neve con attrezzatura "fai-da-te"

Alexej Kljatov è un fotografo appassionato di macro fotografia, che ha passato gli ultimi due anni a produrre scatti ravvicinati su dei soggetti davvero minuscoli. Fiocchi di neve.
Di recente ha deciso di aumentare l’ingrandimento della sua fotocamera, mediante un obiettivo Helios 58mm F/2 posto direttamente a contatto con la lente della sua Canon Powershot A650.
Questa costruzione casalinga lo ha ripagato con un incredibile ingrandimento portando alla luce gli infiniti dettagli degli intricati cristalli di ghiaccio.

Il sistema creato da Alexej Kljotov per “congelare” i fiocchi di neve
Helios 44M F/2.0 fabbricato in Russia

“Fotografo i fiocchi dal terrazzo di casa mia”. Dice Alexej, “Il più delle volte utilizzando un tavolino posizionato con la base a contatto con il pavimento e le gambe verso l’alto e una lastra di vetro appoggiata al di sopra, una torcia a LED fissata dall’altra parte del vetro illumina la scena attraverso due buste di plastica per rendere la luce più uniforme”. 

Altre volte invece” continua, “sfrutto la luce naturale e per lo sfondo utilizzo un tessuto di lana scuro“.
Aggiunge poi Alexej “In passato mi servivo dell’obiettivo macro della mia Powershot. Ma grazie all’esperimento con l’obiettivo Helios 44M-5 sono riuscito ad aumentare l’ingrandimento ottenendo dei risultati incredibili”.

Scopri di più sulla tecnica di Alexej Kljatov.

Il 44M F/2 montato su un Praktica MTL 5 B

Helios era una marca di obiettivi fabbricati in Russia, montati solitamente sulle fotocamere Zenit e compatibili anche con fotocamere con attacco M42 come la Pentax Sportmatic, il 44M come anche il 40M adottano il sistema ottico Carl Zeiss Biotar.

Canon prossima all’annuncio di nuovi obiettivi fissi IS nel 2014 e "scissione" parco ottiche?

Secondo quanto riportato ieri da Canon Rumors, Canon sarebbe prossima al rilascio nel primo quarto del 2014 di nuove versioni con stabilizzazione di immagine IS (Image Stabilization) di tre delle ottiche fisse di maggior successo: 50mm, 85mm e 135mm.

La scelta di Canon sembra premiare il popolo dei video makers, che beneficerebbero enormemente della stabilizzazione di immagine, rischiando però di penalizzare i fotografi. Secondo la fonte di Canon Rumors, infatti, il costo dell’introduzione della stabilizzazione d’immagine sarebbe una apertura massima più piccola per queste nuove lenti: sembra, infatti, che le nuove ottiche saranno tutte meno luminose di f/1.8, ossia almeno f/2 o f/2.8. 
Da notare come sicuramente venga dato per certo che sia il 50mm che l’85mm non saranno serie L, mentre ancora non si hanno informazioni sul 135mm. Attualmente, Canon ha in listino il rinomato EF 135 f/2L USM e non è chiaro se questa nuova lente andrà a sostituire l’ottimo 135mm f/2L o il 135 f/2.8 non-L. 
Nella scala di attendibilità di Canon Rumors, questa notizia è stata classificata come [CR1]: un rumor plausibile da una fonte non confermata
Quello che sembra evidente però, è che Canon stia molto lentamente operando una scissione abbastanza netta nel suo parco ottiche. Da una parte le lenti serie L, fortemente orientate al mercato dei fotografi che non sono interessati al video (e per i quali la stabilizzazione di immagine è importante solo per le lunghe focali), dall’altra le lenti non-L rivolte al mercato degli amatori e dei video makers che utilizzano la propria reflex (per i quali la stabilizzazione di immagine è fondamentale per migliorare la qualità delle proprie riprese a qualsiasi lunghezza focale). Vedremo questa separazione dove porterà… 
E voi cosa ne pensate? Pensate che la stabilizzazione di immagine sia utile in queste lenti oppure credete che uno o più stop di luce non andrebbero mai sacrificati? Fatecelo sapere lasciando un commento attraverso il box qui in basso. 
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Immagini RAW nei cellulari: la fine delle reflex è vicina?

È notizia di pochi giorni fa che sui sistemi Android stanno per arrivare i file RAW: ci si aspetta che con il rilascio di Android 4.4 Google chiuderà il gap con Nokia che, nei suoi ultimi smartphone Lumia 1020 e Lumia 1520 ha già fornito pieno supporto ai file RAW.

In particolare, questo trend di Google è stato confermato da uno dei portavoce della società di Mountain View che ha dichiarato a CNET:
Android’s latest camera HAL (Hardware Abstraction Layer) and framework supports raw and burst-mode photography, we will expose a developer API [application programming interface] in a future release to expose more of the HAL functionality.
Non è difficile ipotizzare che, seguendo questo trend aperto da Nokia, anche altri produttori forniranno il supporto al formato RAW nei loro smartphone. La domanda è quindi lecita: stiamo forse assistendo alla morte della reflex in favore di cellulari con caratteristiche fotografiche sempre migliori?

La risposta breve è: NO.

Ma cerchiamo di capirne il perché. Negli ultimi anni il comparto fotografico nei nuovi smartphone ha assunto un ruolo di importanza sempre più crescente. Questo trend è stato, di fatto, dettato dal mercato che ha premiato scelte dei produttori volte a privilegiare le caratteristiche fotografiche dei propri smartphone, anche sulla spinta di applicazioni di condivisione come Instagram. Questo ha portato ad una competizione molto serrata da parte dei produttori sul piano sia delle caratteristiche hardware (come la nuda e cruda risoluzione dei sensori impiegati, l’apertura massima degli obiettivi utilizzati o la dimensione del sensore), sia sul lato software con una serie di funzionalità avanzate (come ad esempio il supporto ai panorami all’HDR nativo). 

Lo sviluppo tecnologico è stato talmente elevato e rapido che anche una istituzione della fotografia come il National Geographic ha cavalcato l’onda realizzando un servizio interamente con un Nokia Lumia 1020. Gli evidenti vantaggi a favore dell’uso della fotocamera del nostro smartphone sono chiaramente due:
  • ogni smartphone ha una fotocamera integrata ed è quindi possibile avere a disposizione una macchina fotografica senza nessun peso aggiuntivo, legato al dover portare una borsa dedicata con il corpo macchina, un paio di obiettivi e un cavalletto (con somma gioia della nostra schiena);
  • ogni smartphone ha una fotocamera integrata (no, non è un errore!) e dal momento che siamo ormai diventati inseparabili dai nostri smartphone, questo significa che abbiamo sempre con noi pronta a disposizione una macchina fotografica per immortalare la realtà davanti a noi.
D’altro canto, una reflex rende possibile un controllo dell’immagine, una qualità e delle prestazioni che nessuno smartphone può con la tecnologia odierna eguagliare: passi avanti nella tecnologia renderanno possibile in un futuro prossimo colmare parte del gap tra il mondo delle reflex e quello delle fotocamere dei nostri smartphone, ma le leggi dell’ottica presenteranno sempre il proprio conto. Pensiamo, ad esempio, all’effetto bokeh che è possibile ottenere utilizzando lenti dalla grande apertura, accoppiate ad una grande lunghezza focale: il sistema ottico dalle dimensioni estremamente ridotte come quello di un cellulare semplicemente non permette fisicamente di ottenere uno sfocato paragonabile ad una ottica fissa ad apertura f2.0 come il fantastico Canon EF 135 f/2L USM.

Quello che ai corsi di fotografia dello Studio Fotografico inFocus ripetiamo sempe appropriandoci di una citazione di Henry Cartier-Bresson è che la macchina fotografica è solamente uno strumento e che una fotografia viene fatta con il cuore, con la mente e con gli occhi. L’importante è portare a casa lo scatto, sia che questo venga ottenuto con la più costosa delle reflex, con una compatta o con un cellulare.

Tuttavia, possiamo stare tranquilli: le nostre amate reflex rimarranno ancora per molto tempo nei paraggi perché crediamo fermamente che sebbene uno smartphone consenta di riprendere facilmente e velocemente momenti della nostra vita in maniera più che accettabile, i vantaggi legati all’uso di una DSLR siano ancora un bene troppo prezioso ogni qualvolta siamo interessati all’aspetto prettamente artistico e tecnico della fotografia.

E voi cosa ne pensate? Parlateci del vostro rapporto con la fotocamera del vostro smartphone lasciandoci un commento utilizzando il box più in basso! 

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Aggiornamento Hardware per la EOS C100: disponibile il Dual Pixel CMOS AF

Passato un po’ in sordina ad inizio mese, Canon U.S.A. ha annunciato un importante aggiornamento opzionale per i corpi macchina EOS C100.

L’aggiornamento rende disponibile la nuova tecnologia DUAL PIXEL CMOS AF, introdotta per la prima volta con la Canon EOS 70D presentata nell’estate del 2013, che consente l’utilizzo dell’autofocus continuo durante la registrazione di video con qualsiasi lente Canon con baionetta EF. Per chi fosse curioso, DUAL PIXEL CMOS AF è una tecnologia sviluppata da Canon che rende possibile la messa a fuoco automatica (AF) a rilevamento di fase direttamente sul sensore mediante la suddivisione di ogni pixel in due fotodiodi distinti. Questo rende possibile sia la messa a fuoco automatica continua durante la ripresa video, che una messa a fuoco precisa e veloce durante lo scatto fotografico in Live View senza necessità di sollevare lo specchio e interrompere, quindi, la visualizzazione dell’immagine in Live View. Per chi volesse maggiori dettagli sul funzionamento del DUAL PIXEL CMOS AF vi suggeriamo l’approfondimento disponibile a questo link.

L’aggiornamento sarà possibile inviando il corpo EOS C100 in un centro assistenza Canon autorizzato a partire da Febbraio 2014 ad un prezzo, al momento disponibile solo per il mercato americano, di 500$.
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Canon DP-V3010, un nuovo monitor 4K: una anteprima del futuro?

La scorsa settimana, Canon USA ha annunciato un nuovo monitor professionale da 30 pollici con risoluzione 4K. Nessuna informazione è trapelata al momento per quanto riguarda il possibile prezzo di lancio, ma si sa che sarà chiamato DP-V3010 e che sarà disponibile a partire dal primo quarto del 2014.
Il rilascio di questo monitor ci suggerisce una riflessione. Ci troviamo, infatti, davanti ad un chiaro messaggio che Canon sta lanciando sia ai suoi competitors che ai professinisti: il 4K è destinato a rimanere e a divenire lo standard. Con la sua incredibile risoluzione di 4096 x 2160 pixel, il display LCD del nuovo DP-V3010 con tecnologia IPS è in grado di riprodurre alla risoluzione nativa i video prodotti dalle ammiraglie di Canon C500 e EOS-1 DC, contribuendo a creare un ecosistema completo ed in grado di supportare i creativi dalla cattura, fino alla color correction, all’editing ed alla fruizione di contenuti in risoluzione 4K che, lo ricordiamo, è pari a quattro volte la risoluzione Full HD.
Ma per chi è pensato il nuovo DP-V3010? Secondo Canon Europa, esso è “Designed for highly-accurate and consistent colour the DP-V3010 is optimised for colour grading in an edit suite or on location, and for other digital imaging tasks including CGI work, Computer Aided Design and 3D animation where detail and precise colour is paramount. At 30-inches, the DP-V3010 is designed for desktop or wall installation in editing rooms and studios. As a compact alternative to a digital cinema projector, it is ideally suited for colour grading, video editing, special effects, and to support the advanced needs of 4K digital cinema production.” [Trad. – Pensato per un colore consistente ed estremamente accurato, il monitor DP-V3010 è ottimizzato per il color grading in studio o in esterna, e per altri compiti quali CGI, CAD ed animazione 3D dove è fondamentale una precisa gestione del colore. Con una dimensione di 30 pollici, il monitor DP-V3010 è pensato per l’installazione a muro o su scrivania. Come alternativa ad un proiettore cinematografico digitale, è adatto al color grading, l’editing video, gli effetti speciali ed il supporto alle necessità dei professionisti della produzione cinematografica in 4K]. 
Si tratta, quindi, di un monitor pensato e realizzato per i professionisti del video. Tuttavia, nonostante la natura fortemente orientata alla produzione video di questo monitor, esso avrà importanti ripercussioni anche per il mondo della fotografia: non solo avremo la possibilità di risolvere a video dettagli che fino ad oggi sono semplicemente inimmaginabili, ma l’introduzione sempre più diffusa di monitor 4K comporterà anche un onere non indifferente in termini di workflow (basti pensare alle aumentate capacità richieste di storage e potenza di elaborazione). E’ interessante notare, come questo stesso trend è stato già mostrato da Nikon con l’introduzione della D800, che ha forzato numerosi fotografi a rivedere le proprie strategie di storage e ad aggiornare i propri computer per gestire file così pesanti. 
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Canon e la Reflex segreta nascosta da un velo bianco

Il sito di Canon Korea potrebbe svelare molto presto una new entry che andrà ad arricchire la gamma di prodotti reflex di Canon.

Il sito, infatti, non rivela ancora nulla di nuovo ma, anzi, copre il mistero con un velo bianco e un teaser che annuncia: “November 2013, Canon will start from the white world. Coming Soon”.

Dalla silhouette si riconosce chiaramente che si tratterà di una reflex ma, al momento, non sono giunte notizie certe, non sappiamo se riguarderà un nuovo modello di DSLR o l’evoluzione di un modello già presente sul mercato.

Quale sorpresa sta per svelare Canon? Non ci resta che aspettare e, fortunatamente, neanche tanto tempo!

Timelapse "New Zealand landscapes", natura allo stato puro

I Timelapse seguenti sono stati realizzati nel giro di circa tre mesi (questo tipo di produzioni di solito richedono un anno di lavoro), i video sono in full HD 1080p e le foto sono state scattate in formato raw da 5630 × 3740 pixel. In entrambi i casi, il materiale utilizzato era costituito da una Canon EOS 5D Mark II con vari obiettivi Canon e un’apparecchiatura chiamata 6-foot stage zero dolly.
Godetevi questo viaggio idilliaco attraverso una delle terre più suggestive del pianeta, di una natura incontrastata ed inviolata, che regala tramonti emozionanti e cieli onirici. Lo specchio vero e proprio di un pianeta in continua evoluzione. Agenti atmosferici che modificano silenziosamente il paesaggio, costellazioni che cambiano lentamente, la natura che nasce, cresce e muore ciclicamente…

Una grandissima parte di quello che noi chiamiamo naturale, non è; anzi è piuttosto artificiale: come a dire, i campi lavorati, gli alberi e le altre piante educate e disposte in ordine, i fiumi stretti infra certi termini e indirizzati a certo corso, e cose simili, non hanno quello stato né quella sembianza che avrebbero naturalmente. ” 

Giacomo Leopardi 

S. Alessandra Severino: Flickr