Lo storico connubio tra fumetti e videogiochi: i migliori videogames basati su comics

Chi di voi, dopo aver sostanzialmente disossato un fumetto più o meno famoso, non ha desiderato che quella stessa opera venisse trasposta in videogame?
Probabilmente coloro che, temendo un possibile stupro narrativo e contestuale da parte degli sviluppatori, hanno sedato i propri istinti fanboyieschi sperando nell’ibernazione purista in cartaceo.
La storia ci insegna che le trasposizioni hanno fruttato molti flop come parecchi capolavori, da NES a PC, per la gioia e le imprecazioni di chi ha sempre agognato di poter impersonare il proprio (super)eroe.
Andiamo, quindi, a citare i migliori casi di videogames basati su comics.

Tra i pionieri di una tradizione che sarebbe poi felicemente degenerata in un trend arrivato con freschezza fino ai giorni nostri troviamo indubbiamente Spider-Man, che nel 1980 partì in sala giochi come pinball arcade e raggiunse picchi di eccellenza in PlayStation con Spider-Man, Spider-Man 2, Ultimate Spider-Man e il profondissimo Web of Shadows (PS2), per poi approdare nell’ormai previous gen con Shattered Dimension, carino ma non eccellente a livello di trama e longevità.

Batman fece il suo debutto sulla scena videoludica nel lontano 1986 con un meraviglioso action-adventure per Amstrad, gettando le basi per successivi capolavori del calibro di Batman Returns (SNES) e Vengeance (Xbox) ma che, nell’ottica moderna, si smaterializzano se paragonati ad Arkham Asylum, Arkham City e Origins, orchestrati in modo semiperfetto e capaci di appassionare anche i profani del fumetto DC.

Il 1989 fu l’anno di lancio del primo platform per NES a tema Teenage Mutant Ninja Turtles, da noi meglio conosciuto come Tartarughe Ninja soprattutto grazie alla celebre serie animata che i ’90 come me ricorderanno con nostalgia. In seguito, grazie a titoli di crescente qualità globale come TMNT The HyperStone Heist, TMNT 2 The Arcade Game, TMNT Tournament Fighters, TMNT 3 e il più famoso Turtles in Time, le tartarughe mutanti ottennero una meritatissima menzione d’onore nella memoria di ogni fumettomane/videogiocatore che si rispetti.

Anche The Punisher, affascinante ed oscuro antieroe Marvel, si trasferì su NES nel 1990 come sparatutto su binari e continua più avanti una breve ma memorabile striscia di successi su Megadrive e su Xbox/PS2/PC con l’omonimo titolo in versione action-sparatutto che all’epoca (2005) mi rubò davvero una valanga di ore spese per compiere l’epica vendetta di Frank Castiglione.

Subito dopo troviamo il gradito ingresso degli X-Men in beat ‘em up arcade, seguito da altri due omonimi titoli che si distanziarono di tre anni dal primo e i più recenti Legends I e II, apprezzati dal pubblico ma non del tutto esenti da critiche.
Nel 1993 fu la volta di Sam & Max, che non tutti conoscono come fumetto ma piuttosto come avventura grafica portata al tripudio da LucasArts e rimasta tutt’oggi una pietra miliare nel suo genere.

Le avventure poliziesche fortemente umoristiche del brillante cane e dello schizzatissimo coniglio iniziarono su DOS con Hit the Road, un’opera geniale e godibile da ogni fascia d’età, perfetta in ogni sua componente e che non invecchia con gli anni; i capitoli successivi come Save the world e Beyond time and space, allo stesso modo di parecchi giochi telltale, sono da dimenticare, mentre The Devil’s Playhouse e Culture Shock possono esser considerati dei degni (anche se 10k volte inferiori) successori del primo grande titolo.
Un altro fumetto abbastanza famoso come Aliens vs Predator venne reso un beat ‘em up a metà del 1994, complice una dilagante mania per gli arcade da parte degli spumeggianti giovani di allora. Il gioco, neanche a dirlo, fu un successo e nello stesso Ottobre Atari decise di lanciare un fps riguardante la serie su Jaguar, mettendo insieme un’atmosfera coinvolgente e spaventosa che diede una forte spinta al brand. Il primo grande passo in avanti su Windows fu lo shooter del 1999 che due anni dopo ebbe anche un seguito di discreto successo (Aliens versus Predator 2) e fu rebootato nel 2010 con risultati più che soddisfacenti, infatti viene giocato ancora oggi dai fan sfegatati a cui il recente Aliens: Colonial Marines ha provocato intensi attacchi di vomito.

A proposito di schifezze, mi viene in mente un Superman: The New Adventures (1999, N64) tristemente noto per il suo squallidume. Il gioco in questione, considerato uno dei peggiori mai creati, rappresenta di gran lunga il fail più clamoroso nella storia delle trasposizioni fumetto-videogame e merita una menzione. Il progetto di Titus Software fu talmente disastroso che ricevette una critica negativa a furor di popolo e successivamente non venne adattato su ps1 come programmato. Si è quindi riuscito a trasformare una possibile killer app per Nintendo 64 in un pugno negli zebedei a tutti (e furono innumerevoli) i fan che lo comprarono aspettandosi un meraviglioso tributo all’emblema dei supereroi DC. Se non mi credete, andate voi stessi a controllare su YouTube.
Ad onor del giusto mi sento in dovere di nominare altri tre giochi che mi hanno catturato ma che purtroppo non hanno dietro una cronistoria videoludica degna di nota, ovvero il divertentissimo Hulk (Xbox, 2003), il massive multiplayer DC Universe Online che consiglio a tutti e il fighissimo Deadpool risalente alla scorsa estate.

Dopo la sopracitata pappa storica, vorrei soffermarmi su alcuni aspetti a mio parere molto importanti che non dovrebbero passare in secondo piano. Fumetti e videogiochi potranno anche far parte dello stesso ambito che ad alcuni piace definire ‘comics’ ma non rappresentano due facce della stessa medaglia: infatti, i numerosi flop compiuti da publisher e sviluppatori che hanno cercato di riassumere milioni di pagine in decine di ore di gioco sono onestamente giustificabili se si pensa che molto peggio accade in ambito film, basti pensare a quanti titoli basati su saghe inestimabili come il Signore degli Anelli o Harry Potter (esempio lampante) abbiano letteralmente puzzato. Polimerizzare due fra i titani dell’intrattenimento è un’impresa davvero ardua che richiede tempo e maestria: se si cerca di esulare troppo dal cartaceo si rischia di deludere i fan, se si percorre la strada inversa ci sarà un rischio di eccessiva linearità e scripting selvaggio.

In barba a tutto ciò emergono le eccezioni a regola d’arte come Batman: Arkham Asylum e Sam & Max: Hit the Road, che sbrilluccicano grazie a sapienti sceneggiature e restituiscono ai fan la speranza di poter, più spesso, interagire orgogliosamente con le loro opere fumettistiche impugnando un controller o mouse e tastiera senza aggrottare le sopracciglia e tirar fuori la lingua.

Thor: The Dark World – Recensione Film

Il personaggio di Thor, basato sulla figura dell’omonimo dio del lampo e del tuono della mitologia norrena, pubblicato dalla Marvel Comics, rivive al cinema con “Thor-The Dark World” di Alan Taylor. Il nuovo regista, famoso per aver contribuito in alcuni episodi di telefilm come I Soprano e Il trono di spade, ha dato una visione diversa al nuovo film rispetto al primo atto. L’intento era quello di creare un mondo davvero credibile aggiungendo più dimensioni che non fossero semplicemente il palazzo o la sala del trono ma anche tutto quello che fa da contorno ad Asgard. La pellicola sembra molto più completa rispetto a quella del primo film. A partire dalla fotografia di Kramer Morgenthau, dal colore dato alle diverse ambientazioni e soprattutto al regno di Asgard. La visione, però, ha riportato alla mente alcuni richiami evidenti a Star Treck e Star Wars.

Alcuni li avevano ipotizzati già solo guardando il trailer, accentuato in alcune scene sicuramente dalla presenza di Natalie Portman nel ruolo di Jane Foster. Chris Hemsworth ritorna ancora più credibile nei panni di Thor. Diverse scene d’azione valorizzano ancora di più il suo personaggio e le scene con Jane evidenziano la loro intensa intesa e il loro rapporto di coppia. Loki, il fratello cospiratore, interpretato ancora una volta da un bravissimo Tom Hiddleston, è al centro della scena, perfetto in ogni tipo di situazione. Nel film la cosa che più emerge è la relazione tra Thor e Loki: il primo dotato di una malvagità affascinante, l’altro nella sua purezza pecca di ingenuità. 

La lotta del bene contro il male si evidenzia nel film in modo molto lineare. Il tutto, è aiutato da una colonna sonora efficace e dagli effetti speciali molto curati. Thor-The Dark World si propone come una delle migliori produzioni Marvel degli ultimi tempi, dove humor e dramma si mescolano e intrattengono il pubblico senza annoiare. Rimanete in sala fino alla fine e, dopo i titoli di coda, vedrete un collegamento a The Guardians of The Galaxy e all’universo di Stan Lee che non muore mai.
Sinossi del film: The Dark World continua l’avventura di Thor, il Mitico Vendicatore, impegnato a lottare per salvare la Terra e i Nove Regni da un tenebroso nemico che minaccia l’intero universo. Subito dopo gli eventi di Thor e The Avengers, il semi-dio combatte per ristabilire ordine nel cosmo… ma un’antica razza guidata dal malvagio Malekith ritorna ad avvolgere l’universo nell’oscurità. Davanti a un nemico che nè Odino nè Asgard sono capaci di affrontare, Thor deve imbarcarsi nel più pericoloso viaggio che abbia mai dovuto affrontare di persona, un viaggio che lo porterà a riunirsi con Jane Foster e lo constringerà a sacrificare ogni cosa per salvare tutti. 

Voto 8/10
Stefania Sammarro

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Telefilm – News della settimana 11/11/13 – 18/11/13

– La serie britannica più famosa dopo il Dottor Who, Downton Abbey, è stata rinnovata per la 5 stagione.
– L’attrice Elisabeth Rohm, conosciuta per il ruolo di Serena Southerlyn in Law & Order, comparirà come guest in 4 puntate di Beauty and the Beast. Interpreterà un’agente del FBI con il compito di ripulire il Bureau.
– La CW ha ordinato un’intera stagione di Reign, The Originals (non perdetevi la nostra recensione qui) e The Tomorrow People.
– L’indimenticabile Matthew Perry si riunirà con l’ex coinquilina di Friends Courteney Cox per la 5 stagione di Cougar Town.
– Novità dal fronte Marvel/Netflix. Melissa Rosember (sceneggiatrice di Twilight) e Drew Goddard (storico collaboratore di Joss Whedon) saranno gli sceneggiatori rispettivamente di Jessica Jones e Dare Devil.
– La Cw starebbe lavorando a un reboot di Un Salto nel Buio (in originale Tales From The Darkside). La serie dovrebbe mantenere il formato originale di 30 minuti e verrebbe trasmessa in estate.
– Gli inventori di Big Bang Theory lavoreranno per la Fox al pilot di un’altra sit com, il cui titolo sarà: Here’s Your Damn Family. Al centro della vicenda un uomo che vive tranquillamente con la madre, finchè quest’ultima non si risposa, costringendo il figlio a una convivenza col nuovo marito e i suoi tre figli adolescenti.
Dee Wallace e Chris Mulkey sono stati scritturati come genitori di Monroe per la fine della nuova stagione di Grimm.
– Brooke Shields si unirà al cast di The Michael J Fox Show nel ruolo di un’attraente madre single che farà
girare la testa al figlio maggio di Fox.
Jack Black e Tim Robbins saranno protagonisti del pilot della nuova commedia della HBO, The Brink. La serie, ambientata in un futuro possibile durante una crisi geopolitica, vede come protagonisti il segretario di stato americano Walter Hollander, interpretato da Robbins, e un impiegato del ministero degli esteri (Black). I due, più un pilora dei marines, dovranno salvare il mondo dalla terza guerra mondiale.
– Dopo anni di attesa sembra che l’irriverente serie italiana Boris avrà una 4 stagione.
– La serie western Hell On Wheels è stata rinnovata per una 4 serie di 13 episodi che andrà in onda quest’estate in patria.
– Il canale statunitense Syfy sta sviluppando il progetto di un adattamento per una serie della saga di Beowulf.
– Shelley Henning di The Secret Circle apparirà nella prossima serie di Teen Wolf. Il suo ruolo resta ancora un segreto, come quello della collega Gina Holden, anche lei nel cast della nuova stagione.
– Nicholas Lea apparirà come guest nelle puntate 12 e 13 della 2 serie di Harrow. Interpreterà Mark Francis, amico intimo di Walter Steele.
– Michelle Tranchteberg apparirà come guest in NCIS: LA.
The Killing è stato rinnovato per la 4 serie. La stagione, che sarà composta di sei episodi, sarà anche l’ultima.
– La miniserie Klondike, con la star di Game of Thrones Richard Madden, verrà trasmessa da Discovery Channel il 20 gennaio. Qui di seguito il nuovo trailer.

– Secondo un rumor che circola da qualche giorno il network AMC starebbe sviluppando un progetto basato sul comic Preacher.

Thor: The Dark World, un salto di qualità

REGIA: Alan Taylor.
CAST: Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Anthony Hopkins, Idris Elba. 
GENERE: supereroi. 
USCITA: 20 Novembre 2013.

Cambia il regista ma non l’eroe! Dopo Thor e The Avengers, questa volta Thor si ritrova a combattere contro un nemico antico, deciso a far sprofondare l’universo nel caos e nell’oscurità. Senza mezzi termini, anche servendosi dell’alleanza con l’infido fratello Loki, il nostro valoroso protagonista fronteggerà la razza degli elfi oscuri, guidata dal perfido Malekith, con l’intento di proteggere l’amata e riportare la pace nell’universo.
A differenza del primo Thor di Kenneth Branagh, questa pellicola sembra essere una bomba pronta ad esplodere: garantisce azione, grandi effetti speciali e colpi di scena mozzafiato.

Perchè andarlo a vedere? La scelta del team creativo (a proprio agio con i personaggi Marvel) è garanzia di qualità, la trama è scorrevole ed avvincente, e non ci sono giri di parole o grandi aspirazioni di genere: quello a cui si punta è il puro intrattenimento. Un film per grandi e piccini che ha l’intenzione di entusiasmare, ma con leggerezza e coscienza di sé. 

Assolutamente consigliato.

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Telefilm – News della settimana 4/11/13 – 10/11/13

– Novità per la 2 serie di The Following: l’attrice australiana Jacinda Barrett si è unita al cast. Interpreterà la misteriosa Julia, che spingerà alcuni personaggi principali in nuove terrificanti direzioni.

– La Universal Cable Production e la Atlas Entertainment produrranno il pilot di un nuovo scify drama, basato sul film L’esercito delle 12 scimmie (si, quello con Bruce Willis e Brad Pitt). Le riprese del pilot di 60 minuti inzieranno a dicembre a Detroit.Il ruolo principale, che era stato di Bruce Willis, sarà assegnato a Aaron Stanford, mentre Amanda Schull interpreterà la dottoressa Cassandra Railly. 

Anna Gunn, la Skyler White di Breaking Bad, apparirà come guest star nella sitcom The Mindy Project.
-La BBc Two produrrà un adattamento televisivo in 6 puntate del  romanzo storico The Wolf Hall con protagonista Mark Rylance . La storia seguirà le vicende di Thomas Cromwell, consigliere di Enrico VIII, dall’ascesa all’esecuzione.
Wes Ramsey  sarà protagnista del pilot della nuova serie di Lifetime Deliverance Creek. Protagonista della storia, ambientata durante la guerra civile americana, sarà Lauren Ambrose, nella parte di Belle, giovane ragazza costrertta a diventare fuorilegge per difendere la terra della sua famiglia dagli uomini corrotti che comandano la zona. Ramsey sarà Nate Cooper, lo sceriffo di Deliverance. nel cast anche Christopher Baker nel ruolo del sadico rinnegato Cyril Balfour.
Michael Graziadei, Lesley-Ann Brandt e Louise Lombard  saranno nel cast del nuovo pilot di Lifetime The Lottery. Ambientata nel futuro, in un mondo in cui le donne sono sterili, la storia parla della lotta di alcuni tra gli ultimi esseri umani ad aggiudicarsi una lotteria che ha in palio gli ultimi 100 embrioni. i tre attori interpreteranno rispettivamente il padre single e alcolizzato di uno degli ultimi bambini nati naturalmente, una soldatessa americana che desidera un figlio e un’ex artista ora entrata a far parte dell’elite.
Alexis Denisof sarà nel pilot della nuova serie di MTV Finding Carter. La storia si centra sulle vicende di Carter, un’adolescente che scopre che la donna che ha sempre creduto sua madre l’aveva, in realtà, rapita da bambina, e sul rapporto con la sua ritrovata vera famiglia.

– La CW aggiungerà un altro personaggio DC alla sua scuderia di supereroi. Dopo il successo di Harrow, il network sta adattando le vicende del comic Hourman.
L’attore Yuri kolokolnikov interpreterà Styr magnar di Thenn nella 4 serie di Game of Thrones.
– La CW sta sviluppando una nuova serie storica basata sul libro di Cathy Mary Buchanan The Painted Girls. La storia, ambientata a Parigi nel 1880, tratta le vicende delle ballerine ritratte da Degas coinvolte nella decadente città durante la Belle Epoque.
– FX ha rinnovato American Horror Story per una 4 stagione. Le attrici Kathy Bates e Angela Basset, ritorneranno anche in questa serie.
– La CTV ha rinnovato Saving Hope per la 3 stagione e ha commissionato 18 nuovi episodi. Le riprese inizieranno in primavera.
Netflix produrrà 4 nuove serie insieme alla Marvel: Dare Devil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist. Le 4 serie culmineranno nella miniserie The Defenders. L’attore Mat Vairo si è unito alla seconda serie di Revolution nel ruolo dell’affascinante e pericoloso Connor.
– Marissa Neitling apparirà nel suo primo ruolo ricorrente nel nuovo serial della TNT The Last Ship. La serie avrà come protagonista l’equipaggio di una portaerei durante una pandemia globale che dovrà salvare l’umanità dall’estinzione.

-La CW sta sviluppando un serial basato su  iZombie della Vertigo. Protagonista della serie è una studentessa di medicina, trasformata in zombie, che vive in un obitorio dove può trovare i cervelli che le servono per mantenersi umana. Ad ogni cervello mangiato, la  ragazza, eredita anche le memorie del precedente possessore.

Robert Rodriguez, papà di Machete, ha annunciato per il 2014 la serie di Dal tramonto all’alba, che verrà trasmessa dal suo nuovo canale El Rey Network (che debutterà a dicembre). Nel cast D.J. Cotrona, Jesse Garcia e Don Johnson; Rodriguez dirigerà i primi due episodi della serie.

Sinqua Walls, Katherine Narducci e Adam Huss saranno nella nuova serie della Starz Power. La serie tratta della scalata al potere del proprietario di un nightclub, tra sesso, potere e malaffare.
– L’attore giapponese Hiroyuki Sanada sarà l’antagonista di Halle Berry nella prossima serie della CBS , Extant, che verrà trasmessa in estate. Il premio oscar Halle Berry interpreterà un’austronauta che torna a casa dopo un anno in missione nello spazio e cerca di ricostruire il proprio rapporto con marito e figlio.

Marvel agent of Shield – Recensione Telefilm


Attenzione! il seguente articolo può contenere spoiler e immagini gratuite dell’agente Coulson circondato da cuori.

Già da qualche tempo è chiaro a tutti che la Marvel ha messo in atto un piano di invasione da fare impallidire gli Skrull, di una portata che nemmeno il Dottor Destino si immaginerebbe mai. Più virali di un virus tecnorganico, le pellicole Marvel spopolano ormai sui grandi schermi di tutto il mondo trasformando i supereroi in campioni di incassi che nemmeno il Mojoverso ha mai visto. Perché lasciare fuori il piccolo schermo? E infatti è sbarcata già da qualche tempo la nuova serie tv della casa produttrice americana, Marvel Agent of Shield

Non è certo la prima volta che supereroi e affini sono protagonisti di serial più o meno di successo (ricordate Smallville?), ma questa è sicuramente una serie diversa dalle altre. Rientra nel nuovo orientamento cinematografico Marvel, che, invece di proporre film dedicati ai singoli personaggi staccati gli uni dagli altri, ambienta le proprie produzioni nello stesso continuum spaziotemporale, legando ogni film con riferimenti ai precedenti e inserendoli in un ordine cronologico.

La serie quindi prende il via successivamente alle vicende di Thor e Ironman 3 e all’ultimo si collega direttamente, continuando la lotta contro i supercattivissimi scienziati della Extremis. Protagonisti, come il titolo suggerisce, sono le reclute della nuova unità dell’agenzia governativa segretissima, capitanate da un paterno Coulson (la morte non è mai definitiva nell’universo Marvel, soprattutto quando il tuo personaggio diventa tra i più amati, come ben sanno Capitan America e innumerevoli X-Men. Se ti comporti bene, più che il paradiso è probabile uno spin off) e dalla taciturna Melinda May, addestratissima veterana pronta a cacciare fuori dai guai lo scalcinato gruppo di reclute a suon di arti marziali e battute ciniche da vera badass.

lo Shield ti giudica
Devo essere sincera, dentro di me c’è un 15enne brufoloso che cita a memoria Indiana Jones e il tempio maledetto compreso di colonna sonora (rigorosamente a bocca chiusa), che è cresciuto (poco) a pane e x-men. A questo quindicenne la serie piace tantissimo, ma la donna adulta (paroloni…) che è in me non può non vedere le pecche, che poi sono le stesse di Ironman 3, ma senza i momenti da film di Vanzina.
hacker, perchè io valgo.
I personaggi sono dei luoghi comuni e non se ne allontanano nemmeno un po’. Abbiamo l’orientale che fa arti marziali, i ragazzini nerd, scienziati e geni (geek is chic), l’hacker idealista (anche i clichè si modernizzano, siamo nel 2013!) e l’agente tutto di un pezzo; Le vicende sono abbastanza scontate e gli sviluppi prevedibili; i protagonisti sono dei modelli appena usciti dalla sessione trucco e parrucco; mancano i cattivi seri, come se nelle testate Marvel ne mancassero!

Cosa salvo di questo telefilm? Le scene d’azione, i gadget supertecnologici, gli effetti speciali, le citazioni furbette da cult d’azione che tutti amiamo (la 2 puntata non può non essere ispirata, almeno in parte, a Indiana Jones), i cammei di Nick Fury e l’agente Coulson (lo voglio come papà!).
 Io e il 15enne brufoloso dentro il mio cervello vi salutiamo e alla prossima!


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