“Il vino è specchio dell’uomo.“
Nel VII secolo a.C. Lesbo era travagliata da contese politiche che sfociarono in un regime assolutistico guidato da tre tiranni. Alceo, nato nel 630 a.C. nell’isola, si oppose attivamente ai governanti: insieme agli altri aristocratici si radunava nell’etèria (congregazione di àristhoi in cui avvenivano i simposi) per dibattere di argomenti politici e trovare soluzioni. Ma in queste riunioni grande spazio ero dato anche alla poesia e al vino: dimenticare gli affanni e ascoltare un buon componimento erano gli obiettivi secondari degli hetairoi.
“Gònfiati di vino: già l’astro
che segna l’estate dal giro
celeste ritorna,
tutto è arso di sete,
e l’aria fumica per la calura.
Acuta tra le foglie degli alberi
la dolce cicala di sotto le ali
fitto vibra il suo canto, quando
il sole a picco sgretola la terra.
Solo il cardo è in fiore:
le femmine hanno avido il sesso,
i maschi poco vigore, ora che Sirio
il capo dissecca e le ginocchia.“
(Trad. Salvatore Quasimodo)
“Non devi ai mali conceder l’anima:
a nulla giova soffrire e piangere,
o Bucchi: far portare il vino
ed inebriarsi è il solo rimedio “
“Beviamo. Perché aspettare le lucerne? Breve il tempo.
O amato fanciullo, prendi le grandi tazze variopinte,
perché il figlio di Zeus e di Semele
diede agli uomini il vino per dimenticare i dolori.
Versa due parti di acqua e una di vino;
e colma le tazze fino all’orlo:
e l’una segua subito l’altra.“
“Pioggia e tempesta dal cielo cadono
immense; le acque dei fiumi gelano.
Il freddo scaccia, la fiamma suscita,
il dolce vino con l’acqua tempera
nel cratere, senza risparmio;
morbida lana avvolga le tempie.“
Giulia Bitto